L’UTILIZZO DEGLI “ALTI FLUSSI” IN CARBOSSITERAPIA
30 Gennaio 2020
AGORÀ 2020 – Congresso Internazione di Medicina Estetica
7 Ottobre 2020
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ALTI FLUSSI E NUOVI PROTOCOLLI: LA MEDICINA ESTETICA DI PRECISIONE

L’Alta Tecnologia e gli Alti Flussi hanno portato un ulteriore cambiamento del modo di applicare la Carbossiterapia condizionando il passaggio da un trattamento “empirico” a protocolli in base alla “Medicina Estetica di Precisione”.

Sono passati novant’anni dall’affacciarsi della Carbossiterapia in ambito prima termale e poi ambulatoriale. L’evoluzione della tecnologia già è stata simile a quella vista in altri campi e credo si possa concordare sul fatto che anche se il ricordo di autovetture dell’inizio del secolo scorso suscita interesse e curiosità, nessuno oggi potrebbe pensare di andare sulle nostre autostrade con vetture di quell’epoca. L’evoluzione della tecnologia in ambito medico  stata stimolata dalla clinica e dai lavori scientifici e ha portato, a sua volta, a nuovi protocolli applicativi e al miglioramento dei risultati. Tecnologia e tecnica progrediscono insieme e l’evoluzione nasce dalla stretta collaborazione tra le professionalità coinvolte.
La sicurezza deve associarsi all’efficacia e, nell’utilizzo di apparecchiature ad Alta Tecnologia, è  necessario che le modalità di lavoro delle macchine, così come l’applicazione delle metodiche, siano appropriate e certificate.
Gli Alti Flussi, con i quali si intende l’utilizzo di valori superiori ai 50cc di gas ogni 15 secondi (fino a 150cc per 15sec), necessitano, pertanto, di stretti e verificati parametri tecnologici che li rendano sicuri ed efficaci. L’utilizzo, per la carbossiterapia, di apparecchiature certificate come IIb in base alla  sicuramente essenziale ma non sufficiente per poter applicare gli Alti Flussi. Diverse e specifiche innovazioni tecnologiche, stimolate dalle esperienze cliniche e dalla ricerca, sono state necessarie e hanno portato alla nascita della Carbo2Ⓡ HP della DTA Medical.

“SCOLLAMENTO CONTROLLATO”
In questa ultima nata tra le Alte Tecnologie dedicate alla carbossiterapia, il più fine controllo della temperatura e della pressione sottocutanea viene garantito da innovative e brevettate valvole elettroniche ad alta velocità (speed-up) che consentono uno “scollamento controllato” dei tessuti mediante l’impiego di un microprocessore, gestito da un algoritmo interno, che regola erogazione e temperatura del gas. Un serbatoio interno in materiale sterile associa, tra l’altro, un innovativo sistema di sterilizzazione con UV. Il controllo dei dati di ipo e iperpressione e della temperatura, affidato a sensori digitali, garantiscono un’efficace riduzione della sintomatologia dolorosa (No Pain System). Il sistema di controllo garantito da questa tecnologia non si applica  come nelle precedenti tecnologie disponibili, nell’ordine dei minuti ma dei secondi. Per questa ragione, volendo parlare di Alti Flussi, non si fa riferimento al flusso impostato per minuto, ma si deve parlare necessariamente di un controllo che avviene nell’ordine dei 15 secondi. Volendo, inoltre, inserire la carbossiterapia nell’ambito della Medicina Estetica di Precisione, poiché questa si basa non su preformate ipotesi di applicazione delle metodiche ma pone alla base del suo essere la diagnosi, la modulazione dei parametri da applicare per ogni paziente, per ogni zona e la specifica finalità che si intenda ottenere, i valori utilizzati in corso del singolo trattamento devono essere modificabili in tempo reale (senza dover spegnere e accendere la macchina per poter impostare dati differenti). La Carbo2Ⓡ HP della DTA Medical consente di modificare l’entità del flusso e la temperatura durante il trattamento, consentendo così di agire con modalità differenti, nella stessa zona, a profondità differenti e con direzione del flusso differenti.

PROTOCOLLO C.R.T.
In questo si sostanzia oggi il protocollo C.R.T. (Carboxytherapy Remodeling Treatment) che si rivolge all’impiego dell’Alta Tecnologia in Estetica mediante l’utilizzo degli Alti Flussi. La Medicina Estetica di Precisione  alla base di questa filosofia applicativa in quanto oggi la medicina basata sull’evidenza deve rispondere alla sempre  pressante domanda di associare sicurezza ed efficacia. La richiesta di sempre maggiori risultati non può, e non deve, andare a discapito della sicurezza. La possibilità di ottenere quindi non solo una riduzione dei volumi, ma una variazione delle forme, diventa essenziale nell’ambito dell’offerta terapeutica. Con l’introduzione della tecnologia degli Alti Flussi, la carbossiterapia guadagna sempre di  quel ruolo centrale in cui da anni si  posizionata nell’ambito dell’utilizzo di Metodiche Integrate in Medicina Estetica. Tutti noi associamo  tecniche e tecnologie nella nostra pratica quotidiana e poter oggi aumentare l’efficacia della carbossiterapia sicuramente ci permette di avere un’arma in più al servizio nostro e dei nostri pazienti. Poter decidere, pertanto, in base alla diagnosi e a cosa noi vogliamo ottenere e incrementare, dove ciò si renda necessario e per la quantità ritenuta opportuna, l’effetto di scollamento di aree adese, l’effetto lipoclasico, la retrazione cutanea, l’azione vascolare, etc, ci consente di applicare, modificando i valori del flusso in un ampio range non più condizionato dall’apparecchiatura, ma guidati dalla Medicina Estetica di precisione e quindi dalla diagnosi. Il medico conferma così il suo ruolo fondamentale nell’ambito della scelta e delle modalità di intervento in estetica. Con l’innovazione tecnologica oggi a disposizione con la Carbo2® HP della DTA Medical, possiamo affinare la nostra tecnica nel decidere temperatura del gas, volume ed entità del flusso, agire in differenti profondità e direzioni in base alla diagnosi, sede trattata e finalità, avendo sempre una particolare considerazione della sensibilità dei nostri pazienti. Anche per il trattamento del viso, in base a un’aumentata richiesta di trattamenti che “accompagnino” l’invecchiamento cutaneo, senza stravolgere i tratti somatici con effetti naturali e sicuri, l’introduzione degli Alti Flussi ben si colloca nel nuovo protocollo A.R.P.A. (Antiaging Revitalization Protocol And) che vede in quell’”And” finale la logica e naturale necessità di integrazione tra differenti metodiche per ottenere un risultato che sia al contempo naturale, sicuro ed efficace.

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L’ambulatorio Medico n. 60 – Dicembre / Settembre 2020